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Bassia prostrata (L.) Beck

Sinonimi principali:
Salsola prostrata L.; Kochia prostrata (L.) Schrad.
Famiglia:
Amaranthaceae
Nome italiano:
Bassia prostrata
Nome francese:
Bassie couchée
Status:
+
Frequenza:
L
Origine:
autoctona
Habitat:
incolti e prati aridi, vigne, rupi e muretti soleggiati
Distribuzione

Comune nella valle centrale da Saint-Vincent (Mainetti, 2017 - fot. !) ad Arvier, più sporadica fino a Morgex; anche nelle basse valli di Cogne e del Buthier (cfr. anche nota).

Piani altitudinali
piani altitudinali
Quota minima
510 m - A ovest di Châtillon, terrazzamenti a monte della statale 26 tra Gros Breil e Barme (Bovio, 1987)
Quota massima
1100 m - Morgex, lungo la mulattiera tra il Villair e Château (Bovio, 2001)
Note

Secondo TAGLIAFERRI & BONA (2006) in HBBS vi è un campione di Arietti indicato per Verrès ma è possibile che questo autore abbia segnalato per errore questa località; lo stesso giorno andò infatti anche a Pondel dove la specie è ben diffusa.
Scoperta probabilmente in Valle d’Aosta da Bellardi nel 1764 ("la nuova spezie di Chenopodio"), viene descritta da Allioni in Auct. Synop. Meth. Stirp. Horti Reg. Taurin. (ALLIONI, 1770-73) sub Chenopodium augustanum, che in Flora Pedemontana (ALLIONI, 1785) precisa "Nihil vulgatius ad vias, & vinearum margines in valle Augustae Praetoriae, praesertim prope Ciambava, Nus, & Villanova". In Valle d’Aosta vi sono le sole stazioni alpine ed italiane note di questa specie.

Herb. (campione teste)
AO-N.SFV-500: Collina di Aosta, 1989 - Bovio det.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 399; PEYRONEL et al., 1988: 208; ALLIONI, 1785: II-198; PAYOT, 1882: 218; SANTI, 1896: 88; GUYOT, 1921b: 208; BEGUINOT, 1932: 683; TOSCO, 1976: 107; SCHERTENLEIB, 1986: 25; KAPLAN, 1997: 47; TAGLIAFERRI & BONA, 2006: 117; BOVIO, BROGLIO & POGGIO, 2008: 42; FORNERIS et al., 2011: 37, 75

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