VACCARI (1904-11) cita varie stazioni per la valle centrale. Tutti i suoi campioni in FI attribuiti a questa specie appartengono in realtà ad A. serpyllifolia L. (Bovio, revis. 2006). Curiosamente, lo stesso Vaccari li aveva identificati inizialmente come A. serpyllifolia, salvo poi correggerli tutti in A. leptoclados. Confrontati con la vera A. leptoclados, i campioni di Vaccari si differenziano nettamente per sepali generalmente di 3 mm o più, capsule piriformi finemente punteggiate, peduncoli fruttiferi brevi; inoltre le piante sono più robuste rispetto ad A. leptoclados, che ha aspetto gracile con fusti e peduncoli molto sottili. In FI anche alcuni campioni di Bolzon assegnati a "A. serpyllifolia var. tenuior", appartengono ad A. serpyllifolia s.str. Allo stato attuale delle conoscenze A. leptoclados va quindi esclusa dalla flora della Valle d'Aosta. BRAUN-BLANQUET (1961) la segnala in vari rilievi compiuti nei settori più aridi della regione, dove però omette A. serpyllifolia s.str., specie in realtà ben diffusa nei settori esplorati da questo autore.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 374; VACCARI, 1904-11: 79; BRAUN-BLANQUET: 1961
