Sono probabilmente relative a questa entità tutte le stazioni valdostane attribuite in origine a R. japonica. Altrettanto invasiva, i primi dati certi per la Valle d’Aosta sono relativi a due raccolte di Abbà del 1977 (MRSN) ad Aosta e Nus, assegnate in origine a R. japonica e successivamente revisionate in R. x bohemica (PADULA et al., 2008) ma già ABBÀ (1976) segnalò "una colonia ad Aosta in un incolto alla periferia della città", che avrebbe osservato in data non precisata compresa tra il 1968 e il 1975. Cartine di distribuzione in BOVIO (2010) e in CURTAZ et al. (2011). Ulteriori indagini mirate sono state effettuate nel biennio 2017-2018 (Progetto Interreg Alcotra 'RestHAlp'). La specie risulta attualmente diffusa nella bassa e media valle centrale fino ad Arvier, mentre l’unica valle laterale che presenta forte criticità è la Valtournenche, dove la pianta si è espansa soprattutto lungo il corso inferiore del torrente Marmore, almeno sino a Buisson (Antey-Saint-André). Stazioni isolate sono state indicate a Morgex (Frattini; Mainetti), a Gignod (Grosa), poco sotto Vetan a Saint-Nicolas a 1590 m, a Deval lungo la strada per Saint-Barthelemy (Nus) a circa 1300 m, poco sotto il Col Tseucore a Emarèse a 1570 m (prog. RestHAlp), in Val d'Ayas sulla sponda destra del torrente Evançon all'altezza di Extrepieraz a 1380 m (CFV) e coltivato in aree verdi private a Champoluc 1560 m (prog. RestHAlp).
In BOVIO (2014) questo taxon è stato trattato come Reynoutria x bohemica Chrtek & Chrtková.