Diffusa nella valle centrale da Pont-Saint-Martin ad Arvier e nel tratto inferiore (in alcuni casi più all’interno) delle relative valli laterali; mancano dati per la Valdigne, dove vi è solo la vaga indicazione storica di presenza da parte di BALL (1896).
In accordo con quanto scrive PIGNATTI (1982: II-105), secondo il quale "in molti luoghi è indicata per errore a causa di confusioni con le specie vicine", parte dei dati vanno probabilmente accettati con prudenza; infatti, da un controllo dell'erbario di Vaccari in FI (Bovio, 2005), varie stazioni di Viola hirta indicate nel suo Catalogo sono da assegnare a Viola thomasiana (Haesler revis., 1967). Cfr. anche nota.
Quota minima
360 m circa - Verrès, vicino al ponte della Dora (BOLZON, 1917)
480 m - Arnad, nel vallone di Machaby (Bovio & Broglio, 1994 - AO !)
Quota massima
2060 m - V. di Cogne, lungo la mulattiera per il Rif. Sella (SINISCALCO & MONTACCHINI, 1990-91) ma da verificare - cfr. anche nota
In base a quanto detto sopra non è possibile stabilire con certezza la quota massima raggiunta in Valle d’Aosta da questa Viola. Lo stesso limite superiore di 1900 m (zona del G.S.Bernardo) indicato da VACCARI (1904-11) deriva da TISSIERE (1868), che però non specificava se si riferiva al versante valdostano o svizzero. Da rifiutare le indicazioni a 2400 e 2600 m per la V. d'Ayas di Biadego in MASSALONGO (1916). L’indicazione di SINISCALCO & MONTACCHINI (1990-91) potrebbe essere invece legata al fenomeno della risalita di specie tipiche dei piani inferiori lungo i percorsi turistici più frequentati.
AO-N.SFV-2395: Collina di Saint-Vincent, 2009 - Bovio & Trompetto det.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 309; VACCARI, 1904-11: 53; BALL, 1896: 136; MASSALONGO, 1916: 49; BOLZON, 1917: 15; SINISCALCO & MONTACCHINI, 1990-91: 20