Localizzata nel settore centro-orientale della regione. Nella valle centrale O. argentea è diffusa da Issogne a Saint-Denis e Pontey; risale la V. d’Ayas fino a Salamon (Vergnano Gambi - AO !) ! e, da verificare, fin sotto la Servaz (Favre in VACCARI, 1904-11), la V. Chalamy almeno fino a Barbustel !, la Valtournenche fino a Ussin e Moulins (Vallino - TO), mentre sono da ritenere dubbie altre segnalazioni per la testata di questa valle (ad es. una segnalazione di A. Thomas per il Giomein presso il Breuil in VACCARI, 1904-11, è invece assegnata ad A. alpestre [= O. argentea] nel Catalogo di JACCARD, 1895 ma è forse da attribuire ancora ad una terza specie). Una stazione isolata in Clavalité, salendo a ovest della Servetta lungo il sentiero per le Druges (Martello). Un dato storico di Creux per Perloz sarebbe stato riconfermato di recente nel vallone del Nantay (Bruno - fot. !) in un’insolita stazione non su serpentino che però andrebbe ricontrollata perché i caratteri (forma delle foglie, minore densità della pelosità che non è grigiastra) non corrispondono all’habitus tipico della specie. Certamente errato un altro dato storico per i pascoli di Cogne (Wolf), come confermato dal campione in G revisionato in Alyssum cognense (SPANIEL et al., 2023).
Come già indicato nell’introduzione a questo genere, si è potuto verificare che sono da attribuire a O. argentea buona parte delle segnalazioni di O. alpestris, dovute a diversi autori, confermando un'ipotesi già avanzata da VACCARI (1904-11). Le quote estreme indicate da quest’ultimo per Alyssum argenteum (“2000-4000 m”), sono totalmente errate e dovute sicuramente ad un refuso.
In BOVIO (2014) questa specie è stata trattata sotto il binomio Alyssum argenteum All.