Qua e là in tutta la regione, sembra però più diffuso nelle valli intorno al Gran Paradiso.
Quota minima
1660 m - V. di Cogne in Valnontey, a Paradisia (Stefenelli, 1973 - HbPNGP, Paiero det.) ma raramente sotto i 2000 m; SOTTI & TOSCO (1983) lo segnalano a 1600 m in V. Ferret (MRSN) ma da un controllo d'erbario (F. Martini, 2005) il campione è risultato det. erroneamente
Quota massima
La quota estrema superiore raggiunta in Valle d'Aosta non è definibile con sicurezza; infatti, gran parte dei dati d’erbario verificati da Paiero indicano intervalli altitudinali molto ampi, come quello di Stefenelli per il versante ovest del Col Lauson tra 1700 e 3240 m, difficilmente riferibile ai punti estremi a cui è stata trovata effettivamente la specie. Un campione storico di Ungern-Sternberg per la Fenêtre de Champorcher indica la quota di 2880 m, che è forse la meno imprecisa tra quelle esaminate. Le poche indicazioni oltre questo limite vanno prese con prudenza. Il dato recente a maggiore altitudine è relativo ad una raccolta compiuta a 2825 m in Valsavarenche, presso il rifugio Vittorio Emanuele (Merli M. & M., 2017).
Sono da riferire a S. breviserrata le segnalazioni bibliografiche relative a "Salix myrsinites" (cfr. PAIERO, 1983); tra esse vi sono quelle di MATTIROLO (1928) per la Valsavarenche e di TOSCO (1976) per le valli di Cogne, Rhêmes e Champorcher.
AO-N.SFV-2016: V. Champorcher, 2005 - Martini F. det.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 302; PEYRONEL et al., 1988: 192; TOSCO, 1976: 83 e 84; PAIERO, 1983: 245
