Storicamente BALL (1896) ne segnalava vagamente la presenza nei settori "Great St. Bernard - Val Pellina and Val St. Bartelemi" e "Val Tournanche - Val d'Ayas - Val de Lys". Però, secondo PAIERO (1983), "questo arbusto non sembra trovare in Valle d'Aosta il suo habitat prediletto. Le località più vicine sono Montalto e Borgofranco d'Ivrea". Sempre secondo questo autore, i dati di Stefenelli (citati da TOSCO, 1976) e di BOLZON (1918) vanno attribuiti a S. appendiculata. Recentemente S. cinerea è stato però rinvenuto allo sbocco della regione, sopra Pont-Saint-Martin (quindi non lontano dalle stazioni di Borgofranco e Montalto), dove rappresenta il salice più diffuso presso le rive dello stagno di Holay, a 767 m, località dove trova, pure se su scala ridotta, un ambiente relitto congeniale (Bovio, 2000 - AO !, Martini F. det.). Una nuova stazione è stata scoperta nel 2018 sulle rive del lago di Villa da Ganz (fot. !) e verificata l’anno successivo (Bovio, Broglio & Jacquemet, 2019 - fot. ! dalle quali Merli ha potuto confermare l’identificazione). Nel 2020 trovato anche all’envers di Donnas con due esemplari presso il lago Leissy, 786 m (Brusa - AO).