FAVRE (1874) la segnalò presso il G.S.Bernardo ("entre l’Ardifagoz et le Pain de Sucre, sur la Pointe de Drônaz. Altitude: 2,900 mètres [...]. Extrêmement rare"). Il dato viene riportato da VACCARI (1904-11) che attribuisce a Favre anche una segnalazione per Pointiers e aggiunge che nella prima località citata da Favre è stata osservata anche da Besse (sembrano mancare riscontri nelle pubblicazioni di Besse consultate ma è possibile che questi abbia comunicato il dato direttamente a Vaccari). Sempre sul Catalogo di Vaccari, l’indicazione di Murith per la zona del Col Fenêtre de Bagne è relativa a località svizzere. Il dato di presenza al G.S.Bernardo di HESS et al. (1977) deriva dai dati sopra citati. Più recentemente VALBUSA (1929) la segnala nel massiccio del Monte Bianco "molto diffusa alle diverse altezze" su un’isola rocciosa tra i ghiacciai della Brenva e della Tour Ronde. Non sono stati riscontrati campioni valdostani di questa specie in FI, TO-HP e G (Bovio, 2005). Le stazioni segnalate sono relative a settori dove dominano nettamente quarziti o graniti, mentre A. serpillifolia è specie preferenzialmente calcifila. La presenza di tale specie in Valle d’Aosta è possibile, essendo segnalata in parte delle regioni confinanti (ma in Vallese legata a pochi dati per lo più bibliografici e quasi solo per settori lontani dai confini valdostani); in considerazione di quanto detto sopra e della mancata conferma dei pochi dati storici, in assenza di reperti comprobanti, l’appartenenza di A. serpillifolia alla flora valdostana va considerata con dubbio. TOSCO (1977) assegna a questa entità le segnalazioni qui descritte in A. scabra All. (cfr. questa specie).
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 339; VACCARI, 1904-11: 27; FAVRE, 1874: 44; VALBUSA, 1929: 710; HESS et al., 1977: 232; TOSCO, 1977: 195