Indicata spesso nel passato ma probabilmente i dati sono da riferire a Camelina microcarpa, come si è potuto constatare nei campioni conservati in FI (Bovio, 2006) e in TO-HP (Bovio, 2012). VACCARI (1903f) la segnalava con Besse a Cogne nel vallone del Grauson ma poi non riportò il dato nel suo Catalogo; il relativo campione si trova in FI ed appartiene anche in questo caso a Camelina microcarpa (Bovio revis., 2006); VACCARI (1904-11) citava solo le vaghe indicazioni di BALL (1896) per alcuni settori della regione e un dato di Ravera per Sarre, che Vaccari confermava probabilmente in seguito al controllo di un campione. In realtà è possibile che anche Ball si riferisse a C. microcarpa, mentre è probabile che C. sativa fosse nota solo come specie coltivata. Più recentemente TOSCO (1977) cita un dato di Sappa, Mosca e Ariello del 1956 per Rhêmes-Saint-Georges, di cui non sono però noti reperti; PEYRONEL (1964a) scrive per Pondel in V. di Cogne "si trovano qua e là [...] sfuggiti alla coltura od inselvatichiti [...] Chamaelina sativa", indicando la specie anche tra Nus e Chambave; PEYRONEL & DAL VESCO (1973) la segnalano nei campi abbandonati di Gimillan, nella stessa valle. In queste zone in seguito è stata sempre trovata solo C. microcarpa, come confermano anche vari campioni d’erbario.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 342; VACCARI, 1904-11: 42; BALL, 1896: 136; VACCARI, 1903f; PEYRONEL, 1964a: 188, 190; PEYRONEL & DAL VESCO, 1973: 16; TOSCO, 1977: 213