Unica testimonianza dell’antica presenza di questa pianta è una raccolta storica di Tancredi Tibaldi (1840-1916) conservata nell’erbario di Vaccari (FI !) e relativa a Pont-Saint-Martin, senza data e senza ulteriori precisazioni, salvo l'indicazione che tale felce era rarissima nel luogo di osservazione. Secondo Dal Vesco (in verbis) la stazione sarebbe andata successivamente distrutta.
La citazione "unteres Aostatal" di HESS et al. (1976) è sicuramente da riferire al settore piemontese della valle della Dora Baltea, dove la specie è presente in varie località.