Probabilmente diffusa in tutta la regione, mancano però al momento dati per la Valdigne dove va ricercata.
VACCARI (1904-11) descrive questa specie sub Thlaspi mureti Gremli, indicando poche stazioni ma è probabile che vadano riferite ad essa anche buona parte delle numerose località che lo studioso segnala per Th. alpestre L.
Nelle nostre osservazioni di campagna abbiamo spesso difficoltà a distinguere Noccaea caerulescens da Noccaea virens. Infatti, i vari caratteri indicati solitamente per distinguere i due taxa (lunghezza dei petali, dello stilo, dei grappoli fruttiferi, larghezza delle ali del frutto all’estremità, colore verde o glaucescente delle foglie) sfumano molto spesso all’interno di una stessa popolazione, con le due entità che risultano ben definite solo nei casi estremi. Si ritiene quindi più realistica la conclusione di Tison & de Foucault (Flora Gallica pag. 598), che riducono N. virens al rango di sottospecie di N. caerulescens; questi autori, senza tener conto dei caratteri sopra indicati, citano come uniche differenze la presenza costante di rigetti sterili nella subsp. virens, che compaiono invece solo sporadicamente nella subsp. caerulescens, con quest’ultima che raggiunge mediamente dimensioni maggiori.