Risulta relativamente diffusa (ma sempre poco frequente) solo nella V. di Gressoney, dove è presente in vari valloni laterali, da Fontainemore a Gressoney-Saint-Jean. Più rara e dispersa nelle Alpi Graie orientali, dall’alta V. di Champorcher alla testata della Valgrisenche; verosimile una segnalazione in V. d’Ayas sotto lo Zerbion (Doglioli in tesi di laurea) ma da verificare.
Quota minima
tra 1000 e 1400 m, a quota non meglio precisata - V. di Gressoney sopra Issime, salendo alla Vualcha (Vaccari, 1907 - FI) - cfr. anche nota
2085 m - Valgrisenche, lungo il sentiero per il Rif. Bezzi (Bovio, Poggio & Vanacore Falco, 1998 - AO !)
Quota massima
2645 m - Valgrisenche nel Fosso Mans (Bovio & Broglio, 1998)
Da noi la subsp. graveolens (Hegetschw.) Rouy
In rapporto alla quota minima a cui è stata segnalata, le indicazioni di TREVES (1900) per le rupi di Perloz, Bard, Arnad e Perloz sono sicuramente errate; in particolare in FI è conservato il reperto corrispondente alla seconda località, attribuita da Widder e Kress ad altra specie; dubbia anche una segnalazione di Vaccari all’imbocco della V. di Champorcher (sub Primula graveolens Hegetschw.) sempre a quota troppo bassa e non confortata da reperti; da verificare infine un dato di Bellardi (1764, sub P. auricula) tra Fontainemore e Issime, forse attribuibile a P. latifolia.
AO-N.SFV-1398: Valgrisenche, 1998 - Bovio & Poggio det.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 410; PEYRONEL et al., 1988: 275; TREVES, 1900: 189; VACCARI, 1902b: 38; VACCARI, 1903f: 13; VACCARI, 1937: 579; KAPLAN & OVERKOTT-KAPLAN, 1985: 82; BOVIO & CERUTTI, 1993a: 166 (n. 123); BOVIO, BROGLIO & POGGIO, 2008: 90; FORNERIS et al., 2011: 58