Frequente nelle zone più calde del cuore della regione e nel settore sud-orientale, risulta piuttosto comune nella media e bassa valle centrale, nelle medie e basse valli di Champorcher e Cogne, nelle medie Valpelline e Valtournenche e nella bassa V. di Gressoney. Risulta invece da assente a molto raro altrove: nell’alta valle ad ovest di Aymavilles vi sono pochissime segnalazioni per lo più storiche e limitate alla valle centrale, mentre pare assente in quelle laterali; sembra mancare anche nelle valli dell’Artanavaz e di Saint-Barthélemy, mentre in V. d’Ayas è stato accertato di recente per rarissime stazioni verso lo sbocco (Bovio & Cerutti).
Quota minima
315 m - Donnas, lungo la strada ai piedi del versante tra Grand-Vert e Pramotton (Bovio, 2002)
Quota massima
1860 m - V. di Cogne, a monte di Tarabouc (Giunta, 2017) - cfr. anche nota
In rapporto alla massima altitudine raggiunta indicata sopra, vi sono due segnalazioni a quote decisamente più elevate che secondo GALLO (2001) vanno verificate in mancanza di campioni d’erbario: VACCARI (1903e) la indicava sopra By, tra 2600 e 2800 m ma poi non riportava questo dato nel suo Catalogo, dove dava 1500 m come quota massima (quindi si trattava verosimilmente di un errore); più recentemente Giannozzi (1975-76), in una tesi di laurea, lo indica a Loditor in Valtournenche, a 1935 m, segnalazione più verosimile ma che necessita di verifica. Questa specie è stata ampiamente utilizzata in passato come pianta medicinale e frequentemente coltivata nei pressi delle abitazioni; una parte dei suoi popolamenti è sicuramente di origine antropica.
AO-N.SFV-665: Bard, 1990 - Gallo det.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 216; VACCARI, 1904-11: 238; VACCARI, 1903e: 8; TOSCO, 1979-80: 135; GALLO, 2001; BOVIO, BROGLIO & POGGIO, 2008: 98; BOVIO, 2017a: 98