Poche e disperse segnalazioni, in gran parte storiche e spesso dovute a confusione con specie vicine; probabilmente in V. d'Aosta è solo inselvatichito da coltura, poiché viene spesso introdotto nei giardini, come indicato anche da DEGIOVANNI (1969). Si è potuto constatare, inoltre, che parte delle segnalazioni sono da riferire a specie vicine.
VACCARI (1904-11) segnala meno di una decina di stazioni, sue o di altri, per la valle centrale e le valli di Cogne, G.S.Bernardo e Gressoney. Due di esse, tra Allein e Saint-Oyen (Vaccari) e a Gressoney (Carestia), testimoniate da reperti in FI, sono però da attribuire rispettivamente a L. heterophyllus e L. sylvestris (Bovio revis., 2006). BOLZON (1918) lo cita per Aosta in regione Collignon, luogo oggi fortemente urbanizzato, e, più recentemente, SOTTI & TOSCO (1983) in V. Ferret a Planpincieux (ma da attribuire in realtà a L. heterophyllus, come verificato in MRSN !); BOVIO et al. (1987a) lo indicano sopra Avise, tra Cerellaz e Vedun, non testimoniato però da reperti e forse anch’esso da attribuire ad altra specie; TOSCO (1995) in V. di Cogne nella bassa Valnontey; KAPLAN (1997) nella stessa valle presso Lillaz, dove era già segnalato da Henry. Il generico dato di presenza in Valle d’Aosta da parte di HESS et al. (1977) deriva sicuramente dal Catalogo di Vaccari. Osservato di recente a Montjovet, presso alcuni orti di Saint-Germain, 540 m (Bovio, Andrighetto & Broglio - AO !), lungo la strada della V. di Champorcher a Charvaz, non lontano dalle case, 570 m (Bovio et al. - AO !) e a Pontboset presso le case di Vareisa, 805 m (Bovio, Broglio, Ganz, Jacquemet & Malvicino, 2022), V. del G.S.Bernardo, margini della strada tra Lexert e Cau, sopra Gignod, 1032 m (Buccella, 2023 - HbBuccella; fot. !), tutte località dove però è probabile che la pianta sia stata solo introdotta.