Segnalata qua e là nella regione, sono certe solo le seguenti stazioni: V. di Rhêmes ai piedi della Granta Parei, 2500-2700 m (Bovio, Fenaroli F., Aeschimann & Rosset - AO !) e verso il Colle della Nivolettaz, 2515 m (Lonati, Mainetti, D'Amico & Ravetto Enri, 2017 - Poggio conf. det.); P.S.Bernardo, versante nord-ovest del Colle Fourclaz, 2450 m (Rosset), Val Veni (PAYOT, 1844) alle Pyramides Calcaires, 2232 m (Buccella, 2023 - fot. !), Valtournenche, alle Cime Bianche, 2562 m (Buccella, Bovio et al. 2023), V. d’Ayas al Mont Becquet, 2400 m (Filipello S. e V., Ariello & Pelissetti - TO !).
Varie indicazioni per la V. di Cogne sono tutte da verificare: in questa valle vi sono infatti a volte forme di S. diapensioides che potrebbero far pensare a S. caesia. Una segnalazione per i dintorni di Dégioz, in Valsavarenche (Ariello & Mosca in TOSCO, 1979-80), è errata e da attribuire a S. diapensioides (TO, Badino revis.). Antiche segnalazioni per il Monte Bianco venivano già messe in dubbio da VACCARI (1904-11) a causa della mancanza di substrati favorevoli nelle località citate. Più verosimili due indicazioni sempre storiche per la V. Veni (Payot), dato recentemente confermato alle Pyramides Calcaires, ed il Cervino (Engler; ma non è chiaro su quale versante, valdostano o svizzero) e una più recente per l’alta V. d’Ayas nella zona del Pian della Sal e dell’Alpe La Mandria (Cavallera) ma da verificare.