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Scandix pecten-veneris L.

Sinonimi principali:
Scandix macrorhynca C.A. Mey. (incl.)
Famiglia:
Apiaceae
Nome italiano:
Pettine di Venere comune
Nome francese:
Scandix peigne de Vénus
Status:
+
Frequenza:
LR
Origine:
autoctona
Habitat:
incolti aridi, bordi di vie
Distribuzione

Rara nella media valle centrale da Montjovet a Saint-Nicolas; anche in alcune valli laterali: V. di Champorcher tra Hône e Salleret (Vaccari - FI !); V. di Cogne a Ozein (Rey in CARRON et al., 1995), tra il ponte di Laval ed Epinel (Bovio - HbBovio !) e a Gimillan (Peyronel & Dal Vesco); Valtournenche inferiore (Vaccari - FI !).

Piani altitudinali
piani altitudinali
Quota minima
400 m - senza località (VACCARI, 1904-11)
680 m - Montjovet, sulla verticale di Perral lungo la strada per Emarèse (Bovio & Broglio, 1994)
Quota massima
1790 m - V. di Cogne a Gimillan (PEYRONEL & DAL VESCO, 1973) ma eccezionalmente sopra i 1500 m
1410 m - V. di Cogne, tra il ponte di Laval ed Epinel (Bovio, 1988 - HbBovio !)
Variabilità

Da noi presenti la subsp. pecten-veneris e la subsp. hispanica (Boiss.) Bonnier & Layens (= subsp. macrorhynca [C.A. Mey.] Rouy & E.G. Camus; Scandix macrorhynca C.A. Mey.). La distinzione tra le due sottospecie, non sempre agevole, vede nella lunghezza dello stilo nel frutto il carattere discriminante più evidente (nel materiale valdostano osservato, risulta lungo circa 1,5 mm nella subsp. pecten-veneris e circa 0,6-0,7 nella subsp. hispanica); molto più variabile il rapporto tra la lunghezza del becco e la parte fertile del frutto.
In BARTOLUCCI et al. (2018) questi due taxa sono trattati al rango di specie indipendenti ma, per le difficoltà sopra indicate riscontrate spesso nelle popolazioni valdostane, in questa sede si prefersice mantenere per queste due il rango di sottospecie, adeguandosi alla trattazione di TISON & DE FOUCAULT (2014) dove, del resto, i problemi di discriminazione vengono discussi in una nota anche in rapporto alle popolazioni francesi.

Note

La segnalazione storica di Payot "long de la Doire de Courmayeur", così riportata da VACCARI (1904-11), è da riferire in realtà al "bassin moyen et inférieur [...] de la Doire de Courmayeur", quindi alla media e bassa valle della Dora Baltea, come si legge in PAYOT (1882).

Herb. (campione teste)
AO-N.SFV-871: Presso Saint-Denis, 1992 - Bovio & Rosset det. (subsp. pecten-veneris)
AO-N.SFV-2159: Presso Saint-Denis, 2007 - Bovio det. (subsp. hispanica)
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 608; VACCARI, 1904-11: 312; PAYOT, 1882: 120; PEYRONEL & DAL VESCO, 1973: 18; CARRON et al., 1995: 19

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